te
pron. person. di 2ª pers. sing.
1 Si usa in vari complementi per indicare la persona a cui si parla
‖ Compl. ogg. in luogo del pron. atono ti, quando lo si vuole mettere in particolare evidenza: sono venuta fin qui per vedere t., non lui; hanno scelto te
‖ Compl. ogg. in luogo del pron. atono ti, davanti alla particella pronom. ne, in posizione sia proclitica sia enclitica: t. ne ho parlato ieri; ricordatene la prossima volta
‖ Posposto alle prep. semplici: voglio parlare con t., non con i tuoi avvocati; non è da t. che mi aspetto un trattamento simile
‖ Si rafforza con stesso e medesimo: pensi solo a t. stesso; conosci t. stesso
‖ Posposto ad anche, neanche, neppure, pure e sim.: aspettiamo anche t.; non vuole vedere neanche t.
‖ Da te, da solo, senza alcun aiuto: fai sempre tutto da t.
‖ Non è da te, non è degno di t.: un'azione del genere non è da t.
‖ Quanto a te, per quel che ti riguarda: quanto a t., vedremo dopo cosa fare
‖ Per te, secondo te, secondo il tuo punto di vista, per quanto ti riguarda: per t. la colpa è sempre degli altri; cosa dovrei fare secondo t.?
2 Si usa come soggetto in espressioni esclamative, in espressioni comparative introdotte da come e quanto: oh, povero te!; è bello come t.; mangia quanto t.
‖ Si usa con funzione di predicato nominale dopo verbi quali essere, parere, sembrare: pare proprio t.; lui non è t.
‖ pop., fam. Tu: t. vieni?; giudica t.
3 Si usa come compl. di termine in luogo del pron. atono ti davanti alle forme pronominali lo, la, le, li e davanti alla particella pronom. ne, in posizione sia procl. sia encl.: t. lo dicevo che sarebbe venuto; t. la ricordi?; verrò a consegnarteli personalmente; perché t. ne sei andato?