spostare
[spo-stà-re]
(spòsto)
A
v. tr.
1 Portare da un posto a un altro, cambiare di posto: s. un mobile da una stanza in un'altra; quel quadro va spostato un po' più in basso; hanno spostato la fermata dell'autobus cento metri più avanti
‖ Collocare fuori del posto ordinario, giusto, conveniente: l'urto violento gli ha spostato una vertebra; cerca di non spostarmi le carte sulla scrivania
‖ estens. Trasferire da un luogo a un altro: la capitale d'Italia fu spostata da Torino a Firenze e infine a Roma
‖ SIN. muovere, rimuovere
2 Mutare nel tempo, anticipando o posticipando: s. l'ora della partenza; s. gli impegni presi a data da destinarsi; s. di un'ora l'appuntamento
‖ fig. Modificare, alterare, variare: questo fatto sposta tutti i miei progetti
3 fig. Indirizzare, orientare in altra direzione: s. l'attenzione su un aspetto inedito del problema
4 fig., non com. Dissestare, causare uno squilibrio; rovinare: tasse troppo gravose che spostano i piccoli proprietari
B
v. rifl. spostàrsi
1 Di persona, muoversi dal posto che si occupa: i ragazzi più alti si spostino all'ultima fila di banchi
‖ Scostarsi, farsi in là: per favore, si sposti, vorrei passare
‖ estens. Viaggiare: è agente di commercio e si sposta continuamente
‖ Non spostarsi di un passo, rimanere immobile; fig. non recedere minimamente da un atteggiamento assunto, da una posizione presa
2 estens. Cambiare sede, trasferirsi: non si è mai spostato dalla sua città; continua a spostarsi da un ufficio all'altro; dovrò presto spostarmi a Napoli per lavoro
C
v. intr. pronom. spostarsi
Di cosa, cambiare di posto:
il sole sembra spostarsi da Oriente a Occidente
‖ Subire uno spostamento:
gli si è spostata una vertebra