scrupolo
[scrù-po-lo]
ant. scropulo,
scrupulo
s.m.
1 Osservanza meticolosa di ciò che è sentito come un dovere, con il timore e la continua ansia di non assolverlo compiutamente: scrupoli morali, religiosi; lo faccio per s. di coscienza; persona piena di scrupoli; farsi, avere scrupolo di qualcosa
‖ Essere privo di scrupoli, senza scrupoli, privo di ogni ritegno morale, disposto a tutto pur di salvaguardare i propri interessi personali
2 Dubbio, esitazione sull'opportunità, sulla correttezza di qualcosa, anche di scarsa importanza; riguardo, ritegno: non abbia s. di accettare questo denaro; non avrei nessuno s. a dirgli quello che penso di lui; bando agli scrupoli; senza tanti scrupoli
‖ Farsi scrupolo di fare qualcosa, peritarsi di farla, esitare a farla: si faceva s. di chiedergli un nuovo favore; mi facevo s. a telefonargli a quell'ora
3 estens. Sollecitudine meticolosa, diligenza assoluta nell'operare: fa sempre tutto con il massimo s.; un lavoro fatto con s.; ci ho messo tutto lo s. possibile
‖ Fino allo scrupolo, in modo estremo: preciso, meticoloso, attento fino allo s.
4 TECN Negli strumenti topografici, vite micrometrica che consente piccolissimi spostamenti dello strumento verso l'oggetto da osservare
5 ST Anticamente, unità minima di peso pari alla ventiquattresima parte dell'oncia, usata spec. per pesare metalli preziosi
‖ Unità di misura di superficie corrispondente alla duecentottantottesima parte dello iugero
6 ant. Frazione minima di peso o di tempo
‖ Minima quantità
‖ dim. scrupolétto; scrupolìno; scrupolùccio