scattare
[scat-tà-re]
(scàtto)
A
v. intr. (aus. essere o avere nel sign. 1, essere nei sign. 2, 3, 4, 5, 6)
1 Di cosa sottoposta a tensione, stendersi bruscamente: scattò l'arco e volò via la saetta; facendo s. il grilletto il colpo parte
‖ estens. Di apparecchio a molle, entrare in funzione: il congegno non è scattato; la tagliola scattò e imprigionò la volpe
2 estens. Di persona, balzare improvvisamente, slanciarsi: al suo ingresso tutti scattarono in piedi; a quelle parole scattò sulla sedia; i soldati erano pronti a s. dalla trincea
‖ Scattare sull'attenti, nel linguaggio militare, mettersi in atto di saluto davanti a un superiore; estens. reagire con atteggiamento ossequioso o timoroso
‖ fam. Scattare!, esclamazione che invita a muoversi, a fare in fretta, a ubbidire subito
‖ SPORT Aumentare repentinamente la velocità, in una corsa, in un dribbling: s. in prossimità del traguardo; è scattato verso la porta scartando due avversari
3 fig. Prendere il via, avere inizio con rapidità e improvvisamente, o con programmata puntualità: il piano d'assalto doveva scattare a mezzanotte
4 fig. Progredire, raggiungere un livello superiore: la sua posizione in classifica è scattata di dieci posizioni
5 fig. Prorompere, reagire bruscamente, con manifestazioni o con parole di rabbia, di insofferenza: ero lì lì per s. e dirgli quanto pensavo; per un nulla scatta; scattava subito in improperi e insulti
6 tosc., ant. Esserci differenza, mancarci
‖ C'è scattato un pelo, un capello, un'unghia che, poco ci scatta che, c'è mancato, ci manca poco che
B
v. tr.
FOT Azionare l'otturatore di una macchina fotografica per far imprimere l'immagine:
s. una fotografia