scappare
[scap-pà-re]
(scàppo)
v. intr. (aus. essere)
1 Correre via lontano da un pericolo, darsi alla fuga davanti a un pericolo; fuggire: il ladro scappava inseguito dalle guardie; al primo segno di pericolo siamo scappati
‖ Evadere: s. dal carcere
‖ Scappare di casa, abbandonare di nascosto la propria famiglia
2 Correre, andar via in fretta, fare alla svelta qualcosa e sim.: scappo un attimo a casa e torno subito; ho fatto tardi, devo s.
‖ tosc. A scappa e fuggi, in fretta e furia
3 Sfuggire: il bicchiere gli scappò di mano e si ruppe; il tram gli è scappato di sotto il naso
4 estens. Fuoruscire, uscire, venir fuori da qualcosa, mostrarsi, versarsi all'esterno: aprì la scatola e ne scappò fuori un fantoccio; un lembo della camicia gli scappava dai calzoncini rotti; saltò il tappo e metà del vino scappò dalla bottiglia
‖ fig., fam. Verificarsi come conseguenza: ci è scappata una rissa; per poco non ci è scappato il morto
5 fig. Sottrarsi, allontanarsi, uscire da una condizione penosa, fastidiosa, insostenibile: potessi s. dalla situazione in cui mi trovo!
‖ Di qui non si scappa, di situazione che non lascia scelta: o prendere subito o rinunciare, di qui non si scappa
6 fig. Uscire dal controllo: se continui così mi fai s. la pazienza; gli è scappato qualche errore; mi è scappato di mente il nome di quel signore; sul più bello gli è scappata una parolaccia
‖ Di stimolo o bisogno fisico, essere incontrollabile: s. da ridere, da piangere; gli scappa la pipì; mi è scappato uno sbadiglio
7 fig., fam. Dire o fare qualcosa di inaspettato: ogni tanto scappa fuori con una delle sue solite pretese; scappò a dire che lui non ci credeva
8 SPORT Nel ciclismo, andare in fuga
‖ PROV. Chiudere la stalla quando i buoi sono scappati, correre ai ripari quando è troppo tardi