sbarra
[ʃbàr-ra]
s.f.
1 Elemento allungato e robusto, di metallo, di legno o di altro materiale, a sezione quadrata, rettangolare o rotonda, che serve a separare o a impedire il passaggio: le sbarre del passaggio a livello, del posto di frontiera; alzare, sollevare, abbassare le sbarre; chiudere il passaggio con una s.; le sbarre dell'inferriata, della cancellata; le sbarre della prigione
‖ estens. Asta di vario materiale usata per assicurare, rinforzare: chiudere la finestra con la s.
‖ fig. Essere dietro le sbarre, stare rinchiuso in prigione
2 Spranga, bastone: si difendeva armato di una s.
3 Nei tribunali, ringhiera che divide lo spazio riservato al pubblico da quello riservato ai giudici, agli imputati e agli avvocati
‖ fig. Andare, chiamare, stare alla sbarra, in giudizio, in tribunale
| Mettere qualcuno alla sbarra, in tribunale, per essere processato; fig. sottoporre a giudizio, a critica: letterato messo alla s. da critici malevoli
4 Nella danza, asta fissata orizzontalmente alla parete, cui si sostengono i danzatori durante gli esercizi: esercizi alla s.
5 estens. Segno grafico, rappresentato da una lineetta verticale o obliqua
‖ MUS Coppia di lineette verticali che si segnano attraverso il rigo musicale per indicare la fine del pezzo
6 ARALD Pezza onorevole rappresentata da una fascia che attraversa diagonalmente lo scudo dall'angolo superiore sinistro all'angolo inferiore destro
7 SPORT Attrezzo ginnico costituito da un'asta cilindrica di acciaio sostenuta da due montanti laterali di ferro, che serve di sospensione e di appoggio per eseguire esercizi di volteggio: fare, compiere esercizi alla s.
‖ Nelle gare di sollevamento pesi, attrezzo costituito da un'asta cilindrica di acciaio alle cui estremità sono fissate sfere o dischi metallici più o meno pesanti
‖ Sbarra trasversale, nel gioco del calcio, traversa
‖ dim. → sbarrétta