salutare2
[sa-lu-tà-re]
(salùto)
A
v. tr.
1 Indirizzare a una persona che si incontra o dalla quale ci si accomiata parole o segni che esprimono amicizia, rispetto e sim.: s. qualcuno con una stretta di mano, con un cenno del capo, con un sorriso; ricordati di salutarla da parte mia
‖ Salutare la bandiera, un funerale, togliersi il cappello, assumere un atteggiamento che esprime rispetto
‖ Ti saluto!, espressione sbrigativa e confidenziale con cui ci si congeda o si pianta in asso qualcuno; iron. si usa per esprimere amarezza o rassegnazione per una perdita, una delusione e sim.: mi hanno bocciato, e ti saluto!
‖ MIL Eseguire il saluto militare: il reggimento salutò il comandante presentando le armi
2 estens. Fare una rapida visita a qualcuno: stasera vorrei venire a salutarti; nel pomeriggio sono passato a salutarti, ma non c'eri
3 estens. Allontanarsi con commozione da un luogo o ritornarci nostalgicamente con il pensiero: in un attimo di nostalgia salutai la casa che mi aveva visto nascere
4 fig. Manifestare consenso, piacere, gioia verso qualcuno o qualcosa che si ritiene degno di ammirazione, di onore: la proposta fu salutata da un applauso caloroso; il presidente fu salutato da una salva di cannoni
‖ Accogliere, anche non favorevolmente: un debutto disastroso, salutato dai fischi della platea
5 lett. Approvare, proclamare: lo salutarono vincitore
B
v. rifl. recipr. salutàrsi
Scambiarsi i saluti incontrandosi o accomiatandosi:
si salutarono con molto affetto
‖
Non salutarsi più, avere rotto un rapporto di amicizia