paradiso1
[pa-ra-dì-ʃo]
s.m.
1 Nella tradizione cristiana, condizione e luogo di eterna beatitudine, riservato ai giusti come premio dopo la morte: i santi, gli angeli, le anime del p.; la gloria del p.
‖ Andare in paradiso, morire da giusto
‖ Avere qualche santo in paradiso, avere come protettore un personaggio influente
‖ Giocarsi il paradiso, vivere nel peccato senza ravvedersi
‖ Guadagnarsi, meritarsi il paradiso, vivere da virtuoso, sopportando le sofferenze terrene
‖ La strada del paradiso, la vita onesta e virtuosa
‖ Mettere qualcuno o qualcosa in paradiso, farne lodi sperticate
‖ Promettere il paradiso, fare grandi promesse di beni futuri, spec. materiali
‖ Volare in paradiso, morire, spec. in giovane età, prima di aver conosciuto il peccato
‖ Voler andare in paradiso in carrozza, pretendere di ottenere qualcosa senza sacrifici
‖ Voler entrare, stare in paradiso a dispetto dei santi, introdursi in un luogo in cui non si è graditi
‖ BIBL Paradiso terrestre, secondo l'Antico Testamento, il giardino di delizie in cui Dio pose Adamo ed Eva prima del peccato originale; Eden
2 estens. L'oltretomba dei buoni, luogo di assoluta felicità a cui le diverse religioni attribuiscono caratteristiche varie: il p. di Maometto
‖ LETTER Paradiso, titolo della terza cantica della Divina Commedia di Dante
3 fig. Luogo delizioso, reso bello dalla natura o dall'arte: questa villa è un p.
‖ Stato di perfetta felicità, beatitudine: sentirsi in p.
‖ Di paradiso, splendido, mirabile: una vita di p.; una voce di p.
‖ Paradiso artificiale, condizione di beatitudine dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti
‖ Toccare il paradiso con un dito, raggiungere il massimo della felicità
4 fig. Luogo ideale in rapporto a determinate esigenze o attività: un ristorante che è il p. dei buongustai
‖ Paradiso fiscale, Stato in cui il sistema fiscale è particolarmente favorevole
5 ZOOL Uccello del paradiso, paradisea
‖ PROV. Il p. è di chi se lo guadagna, ogni benessere, anche materiale, bisogna meritarselo
‖ dim. paradisìno