palo
[pà-lo]
s.m.
1 Lungo legno, generalm. a sezione rotonda con un'estremità appuntita, che viene conficcato nel terreno: piantare in terra un p.; sostenere la vite con un p.
‖ Stare dritto, piantato come un palo, di persona rigida e impettita
‖ Supplizio del palo, impalamento
‖ fig. Saltare di palo in frasca, passare da un argomento all'altro senza alcun legame logico
‖ SIN. pertica
2 Alto sostegno di metallo o cemento armato che si innalza verticalmente dal terreno: p. della luce, del telefono
‖ Palo a traliccio, formato da segmenti di ferro variamente uniti tra loro
3 gerg. Chi sta di vedetta mentre i complici compiono un'azione criminosa: fare il p., da p.
4 ARALD Pezza onorevole che taglia verticalmente la metà dello scudo
5 MAR Albero di poppa con vele di taglio in un veliero che ha altri alberi tradizionali: nave a p.
6 SPORT Ciascuna delle due aste verticali che insieme alla traversa delimitano la porta nel campo di calcio, di rugby e sim.: un tiro all'incrocio dei pali
‖ Tiro scagliato contro il palo della porta: un p. così spettacolare che vale un gol
| al pl., estens. La porta stessa: il portiere esce dai pali
‖ Palo d'arrivo, di distanza, nell'ippica, palo che si piantava a cento metri dal traguardo come indicazione al fantino per regolare lo sforzo del cavallo
‖ Palo di partenza, di arrivo, nell'ippica, quelli che indicano l'inizio e la fine del percorso
‖ Restare al palo, non partecipare alla gara; fig. perdere una buona occasione
‖ dim. → palétto; palettìno; palùccio
| accr. palóne
| pegg. palàccio