nessuno
[nes-sù-no]
ant. e pop. tosc. nissuno
A
agg. indef. (f. -na; si prepone al sostantivo e si tronca davanti a parole maschili che cominciano per vocale o consonante diversa da s impura, z, x, ps; davanti a parole femminili che cominciano per vocale si elide; nell'uso moderno dif. del pl.)
1 Neppure uno, neanche uno: nessun amico; nessun altro; n. scopo; nessun oratore parlò; per nessuna ragione lo farei
‖ Posposto al verbo, richiede sempre la negazione: non parlò nessun oratore; non lo farei per nessuna ragione
‖ Con valore rafforz ativo: non c'è nessuna ragione per farlo
‖ enf. Posposto al s.: insistei molto, risposta nessuna
‖ raro Preceduto dall'art. determ.: la nessuna verità di quelle parole
2 (in propos. interrog. o dubitative) Qualche: c'è nessuna novità per me?; vorrei sapere se c'è nessuna probabilità di riuscire
B
pron. indef. si tronca solo nell'uso lett.: nessun di libertà giammai si dolse Petrarca; nessun dorma
1 Nessuna persona, neanche una persona: n. l'ha ancora letto; di n. ha paura; nessuna di voi è stata promossa
‖ Posposto al verbo richiede sempre la negazione: non l'ha letto ancora n.; non ha paura di n.; non è stata promossa nessuna di voi; non c'era n.
‖ Figli di nessuno, trovatelli
‖ Terra di nessuno, che non è soggetta alla sovranità di alcuno Stato striscia di territorio neutrale posta al confine tra due Stati
2 (in propos. interrog. o dubitative) Qualcuno: vi ha visto n.?; va a vedere se c'è n.
C
come s.m.
Persona da nulla, trascurabile:
ti senti tanto importante, ma non sei n.;
sono forse n.?;
per te noi non siamo n.;
perché siamo donne ci considerate n.