moda
[mò-da]
s.f.
1 Complesso di atteggiamenti, consuetudini, modelli di comportamento che si affermano a livello collettivo come attuali e adeguati al gusto del momento, in relazione a un determinato periodo storico e a una determinata area geografica e culturale: tu mostri di non conoscere la potenza della m. Leopardi
‖ estens. Maniera, modo di comportarsi e di vivere, diffuso ma generalm. effimero: una m. letteraria; la m. delle vacanze ai Caraibi, dei ristoranti cinesi, dei telefoni portatili
‖ All'ultima moda, che segue i più recenti indirizzi della moda: pettinatura all'ultima m.
‖ Di moda, alla moda, che è attuale, che si conforma ai gusti correnti: quest'anno è di m. il blu; fumare non va più di m.; intellettuali alla m.; romanzi di m.
‖ Oltre le mode, oltre l'attualità del momento
‖ Passare di moda, non corrisponere più al gusto dominante: i tacchi alti sono passati di m.; bere alcolici sta passando di m.
2 Modo di vestire e di acconciarsi caratteristico di una data epoca e corrispondente al gusto di una determinata società: la m. italiana; una rivista, un giornale di m.; m. per donna, uomo, bambino; la m. dei capelli lunghi, corti
‖ Essere fuori moda, non rientrare più nel gusto corrente: i baffi sono fuori m.
3 estens. Il complesso delle attività artigianali, industriali e commerciali che trattano l'abbigliamento e i suoi accessori: la crisi della m.
‖ Insieme degli abiti o degli accessori nel settore dell'abbigliamento: m. uomo, donna, bambino
‖ al pl. Capi di abbigliamento femminile: negozio di mode
‖ Alta moda, quella più raffinata e costosa
‖ Il mondo della moda, quello di chi gravita attorno alla produzione e alla diffusione delle creazioni d'abbigliamento
‖ Moda pronta, l'insieme dei capi d'abbigliamento prodotti in serie
‖ Stilista di moda, chi crea gli abiti, li disegna o si limita a firmarli
4 STAT Valore che risulta con maggior frequenza in una serie di osservazioni o di riscontri
‖ pegg. modàccia