giustizia
[giu-stì-zia]
ant. iustizia
s.f. (pl. -zie)
1 Virtù morale che consiste nel rispettare i diritti altrui e nel riconoscere a ciascuno ciò che gli spetta: governare, amministrare, giudicare con g.
‖ Uomo di giustizia, chi agisce secondo i princìpi della giustizia
‖ fig. Calpestare la giustizia, agire senza rispettarne i princìpi
2 Attuazione concreta di un principio o di un provvedimento giusto: hanno compiuto un atto di g.; gli è stata negata g.
‖ Farsi giustizia da sé, vendicarsi
‖ La giustizia divina, il potere supremo di Dio che giudica, premia e punisce
‖ Rendere, fare giustizia a qualcuno, riparare i torti da lui subiti riconoscerne i meriti
3 Potere istituzionale a cui è demandata l'applicazione della legge, magistratura: g. civile, penale; assicurare qualcuno alla g.
‖ L'autorità demandata a esercitare il potere giudiziario: lascia che se ne occupi la g.; avere a che fare con la g.
‖ Gli esecutori della potestà giudiziaria: è fuggito dalle mani della g.
‖ Ministero di grazia e giustizia, ministero che si occupa della pubblicazione e archiviazione delle leggi, dell'organizzazione e del funzionamento dei servizi relativi alla giustizia, e di altre funzioni
‖ Palazzo di giustizia, edificio in cui hanno sede gli uffici giudiziari
4 estens. Equità, equilibrio nel riconoscere a ciascuno quanto gli è dovuto: g. fiscale, tributaria
‖ Giustizia distributiva, che dà a ciascuno secondo il merito
‖ Giustizia sociale, che garantisce l'uguaglianza dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini e la ripartizione equa dei beni economici
‖ fig. Rendere giustizia, riconoscere o mostrare obiettivamente i meriti di qualcuno o qualcosa: questa foto non ti rende g.
5 estens. Situazione sociale in cui vengono rispettati i principi dell'equità e della corretta applicazione delle leggi
‖ Combattere per la giustizia, perché sia rispettata
6 estens. Pena o punizione e relativa esecuzione: g. è fatta
‖ Esecutore della giustizia, boia
‖ Fare giustizia sommaria, punire, uccidere senza regolare processo
‖ Luogo della giustizia, patibolo
7 TEOL Secondo la dottrina cristiana, una delle quattro virtù cardinali, posseduta da Dio in sommo grado