discorso
[di-scór-so]
s.m.
1 Esposizione del pensiero mediante parole dette o scritte: mi sembra che il mio d. sia stato chiaro; il d. che l'autore fa nel romanzo non è nuovo
‖ Che discorsi!, che affermazioni fuori luogo!
‖ Discorso senza capo né coda, disordinato e inconcludente
‖ Pochi discorsi!, non perdiamoci in chiacchiere!
‖ Tutti discorsi!, niente di concreto
‖ Attaccare discorso, cominciare a parlare
‖ Cambiare discorso, deviare dall'argomento
‖ Entrare in discorso, affrontare il vivo di un argomento
‖ Far cadere il discorso su qualcosa o su qualcuno, portare su di esso l'attenzione
‖ Lasciar cadere il discorso, non dar seguito, distogliere l'attenzione da un argomento
‖ Perdere il filo del discorso, smarrire la consequenzialità delle proprie asserzioni
‖ Perder tempo in discorsi, in parole inutili
‖ SIN. conversazione, colloquio, ragionamento
2 Trattazione organica di un argomento, scritta o da leggere in pubblico: d. inaugurale, commemorativo; d. di benvenuto, di commiato
‖ Discorso di circostanza, composto per essere conveniente a una determinata situazione
3 fig. Iniziativa, orientamento, tesi: sviluppare un d. politico, sociale, culturale
4 LING Enunciato articolato in una o più frasi; unità sintattica
‖ Discorso diretto, riproduzione testuale della forma originaria del discorso pronunciato da una persona
‖ Discorso indiretto, riproduzione indiretta, mediante proposizioni dipendenti da un verbo di dire e introdotte da un elemento subordinato, del discorso pronunciato da una persona
‖ Parti del discorso, categorie linguistiche in cui sono classificate le parole secondo la forma e la funzione grammaticale
‖ dim. discorsìno; discorsétto; discorsùccio
| accr. discorsóne
| pegg. discorsàccio