commedia
[com-mè-dia]
ant., lett. comedia
s.f. (pl. -die)
1 Dramma teatrale in versi o in prosa suddiviso in atti e in scene, di argomento tratto dalla vita comune, generalmente di tono faceto e brillante e a lieto fine, con intento satirico o didattico
‖ Commedia dell'arte, a soggetto, a canovaccio, con maschere e tipi fissi, di cui si scriveva soltanto il canovaccio, lasciando il dialogo all'improvvisazione degli attori
‖ Commedia di carattere, che rappresenta un particolare carattere umano
‖ Commedia d'intrigo, o d'intreccio, caratterizzata da un complicato intreccio
‖ Commedia all'italiana, genere cinematografico sorto in Italia alla fine degli anni Cinquanta, caratterizzato dal gusto per il bozzetto dialettale, per le situazioni scabrose, per le battute piccanti, e animato talvolta da intenti di satira sociale
‖ Commedia lacrimosa, di argomento patetico
‖ Commedia musicale, spettacolo misto di canto, recitazione e danza
‖ Commedia palliata, commedia latina di argomento greco
‖ Commedia a tesi, che vuole dimostrare una tesi etica o sociale
‖ Commedia togata, commedia latina, popolare, di argomento romano
2 fig., scherz. Situazione comica, circostanza ridicola
‖ Finzione, simulazione: non è vero niente, è tutta una c.; smettila di fare, di recitare la c.
‖ Essere un personaggio da commedia, stravagante, ridicolo; essere una macchietta
‖ Far due, (o più) parti in una commedia, comportarsi ambiguamente, secondo il proprio tornaconto
‖ Finire in commedia, di cosa seria che finisce in modo comico
‖ Mettere tutto in commedia, mettere tutto in ridicolo
3 LETTER Nel Medioevo, componimento poetico di stile e argomento intermedio tra l'umile e il sublime, scritto in lingua volgare: la Commedia di Dante
‖ dim. commediétta; commedìna; commediòla
| (accr. commedióna; commedióne m.)
| pegg. commediàccia