cervello
[cer-vèl-lo]
s.m. (pl. i cervelli nei sign. 2, 3, 4, 5; le cervèlla, f. nel sign. 1, in alcune locc. particolari)
1 ANAT Parte principale dell'encefalo, costituita dai due emisferi cerebrali, il mesencefalo e il diencefalo, contenuta nella parte anteriore e superiore della cavità cranica dei vertebrati
‖ Bruciarsi, farsi saltare le cervella, uccidersi con un colpo d'arma da fuoco alla testa
2 fig. Giudizio, intelletto, mente, senno: è un ragazzo senza c.; agire con poco c.; ha perduto il c.; è ora di mettere il c. a posto
‖ Avere un cervello d'oca, di gallina, di formica, essere poco intelligente
‖ Far le cose con, con il cervello, assennatamente
‖ Gli ha dato di volta il cervello, è impazzito
‖ Lambiccarsi, stillarsi il cervello, affaticarsi intorno a un problema
‖ Tornare in cervello, rinsavire
‖ Uscire di cervello, ammattire
3 fig. Natura, indole, inclinazione: ciascuno agisca secondo il proprio c.
4 fig. La persona stessa, considerata nella sua intelligenza o nella sua indole: con cervelli così balzani non si combina nulla; questa ragazza è un c. un po' matto
‖ Persona con straordinarie doti intellettuali: è uno dei migliori cervelli del Paese
| Fuga dei cervelli, fenomeno per cui scienziati e intellettuali si trasferiscono in paesi stranieri che offrono migliori condizioni di vita e di studio
5 fig. Mente direttiva, organizzativa, strategica di un'organizzazione o di un'azione complessa: è lui il c. della fabbrica; il c. della rapina
6 fig. Cervello elettronico, macchina elettronica per fare calcoli complessi; calcolatore elettronico
‖ dim. → cervellétto; → cervellìno; cervellùzzo
| accr. → cervellóne
| pegg. → cervellàccio