capire
[ca-pì-re]
(capìsco, -sci, capìscono; capèndo; raro capiènte; capìto)
A
v. tr.
1 Comprendere, afferrare, intendere con la mente, attribuendo alle cose un determinato significato: capii che non sarebbe tornata; ha capito subito quello che volevo dire
‖ Penetrare profondamente con l'intelletto, giungendo a interpretare il significato più riposto di qualcosa: questo testo di filosofia non l'ho capito; non hai capito niente di Dante; è difficile c. la musica contemporanea
‖ Capire al volo, subito
‖ Capirai!, bello sforzo!
‖ Capisco, certo, d'accordo, per esprimere partecipazione a quanto un altro sta dicendo
‖ Si capisce!, certamente!
‖ fig. Capire fischi per fiaschi, una cosa per un'altra
| Capire l'antifona, il senso nascosto di un'affermazione
| Non capire un accidente, un tubo, un fico secco, un'acca, un cavolo, non capire niente
‖ fam., ass. Unito al rafforz. ci: è uno che ci capisce in matematica; in questa storia non ci capisco nulla
2 Percepire, cogliere con l'udito o con la vista: parla più forte, non capisco cosa dici!; non capisco chi mi sta salutando
3 Essere, dimostrarsi indulgente, comprensivo: capisco la tua scelta; è un uomo che capisce le debolezze umane
‖ Capire qualcuno, comprenderne il carattere, i sentimenti, i problemi: neanche tu mi capisci
‖ SIN. giustificare, scusare
4 ant. Contenere
B
v. intr. (aus. avere nel sign. 1, essere nel sign. 2)
1 Essere intelligente, pronto: è uno studente che capisce
2 lett. Essere contenuto, entrare, trovare posto: non capiva in sé dalla felicità
C
v. rifl. recipr. capìrsi
Trovare un'intesa, un accordo:
si sono capiti immediatamente
‖
Ci siamo capiti, formula usata in frasi esclam. o interiettive per concludere un discorso in modo perentorio, definitivo o minaccioso:
non una parola di questa faccenda, ci siamo capiti!;
stasera non esci, ci siamo capiti?
‖ SIN.
intendersi