cantare1
[can-tà-re]
(cànto)
A
v. intr. (aus. avere)
1 Modulare con la voce note e toni di un componimento musicale: c. in coro; c. a solo
‖ Cantare a orecchio, senza conoscenza della musica
‖ scherz. Canta che ti passa, invito a non preoccuparsi, a superare momenti tristi
‖ Lasciar cantare qualcuno, non dare peso a ciò che dice
2 Fare il cantante per professione: c. da tenore, da soprano; c. alla radio
3 estens. Emettere suoni simili a un canto, riferito a esseri animati e inanimati: le cicale cantano d'estate; le onde cantano infrangendosi sugli scogli
4 fig. Esprimere sentimenti di gioia: l'inno della vittoria gli cantava nel cuore Nievo
5 fig. Esprimere con chiarezza, in maniera inconfutabile: la carta canta chiaro, ciò che è scritto non ammette ambiguità
6 gerg. Fare la spia, confessare segreti compromettenti: riuscirono a farlo c. soltanto dopo un estenuante interrogatorio
‖ SIN. spifferare
B
v. tr.
1 Eseguire un'aria musicale per mezzo del canto: c. una canzone, un motivo; c. una ninnananna; c. un canto di montagna
‖ Cantare messa, celebrare una messa solenne con parti cantate; per anton. celebrare la prima messa dopo aver ricevuto gli ordini
2 fig., estens. Dichiarare con enfasi
‖ Cantare vittoria, esultare per un successo
‖ fam. Cantare le proprie ragioni, cantarla chiara a qualcuno, dichiarare apertamente una posizione, anche negativa, nei confronti di qualcuno
‖ Cantare la solfa a qualcuno, rimproverarlo
3 fig., estens. Raccontare imprese, in opere letterarie celebrative: le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, / le cortesie, l'audaci imprese io canto Ariosto