affare
[af-fà-re]
s.m. (pl. -ri)
1 Cosa da fare; faccenda, compito: aveva mille affari da concludere ogni giorno; a. urgente, noioso, grave
‖ Affare pubblico, che riguarda la società
‖ Affare privato, che riguarda la persona singola
‖ Affari interni, che riguardano l'amministrazione interna di uno Stato
‖ Affari esteri, che riguardano le relazioni di uno Stato con l'estero
‖ Affare di Stato, proprio dello Stato; iron. cosa da poco cui si dà eccessiva importanza
‖ Affari ecclesiastici, che riguardano le relazioni tra la Chiesa e gli Stati
‖ Incaricato d'affari, grado della gerarchia diplomatica
2 Pratica commerciale, operazione economica, finanziaria e sim.: uomo d'affari; trattare un a.
‖ Entrare, essere negli affari, mettersi in affari, darsi a operazioni commerciali, economiche e sim.
‖ Fare un buon affare, un pessimo affare, una buona, una pessima operazione economica
‖ Fare affari d'oro, guadagnare moltissimo
‖ È un affare, un'occasione di guadagno
3 fam. Faccenda, questione, fatto che non si sa o non si vuole specificare: convincerlo non sarà un a. da poco
‖ È un brutto affare, un affare serio, un guaio, una faccenda grave da risolvere
‖ Sono affari miei, tuoi ecc., sono cose che riguardano soltanto me, te ecc.
‖ Farsi gli affari propri, occuparsi solo di se stessi, senza curarsi degli altri
‖ iron. Bell'affare!, di cosa brutta, fastidiosa, grave
4 fam. Cosa, oggetto non specificato: dove hai preso quell'a.?
5 Condizione, stato, qualità: essere di basso, di alto a.
‖ Di mal affare, disonesto, poco raccomandabile, turpe: persona, gente, casa di mal a.
6 DIR Causa giudiziaria, controversia
‖ Questione di pubblico interesse al centro di polemiche, dubbi e sospetti: l'a. Dreyfus; l'a. Moro
‖ dim. affarétto; affarìno; affarùccio; affarùcolo
| accr. affaróne
| pegg. → affaràccio