conoscere
[co-nó-sce-re]
ant. conoscere,
cognoscere
(conósco, -sci, conóscono; conoscènte; conosciùto)
A
v. tr.
1 Avere cognizione precisa dell'esistenza e dei caratteri di un qualsiasi aspetto della realtà: tutti hanno desiderio di c.
‖ Essere informato su qualcosa: non conosco le ultime quotazioni di borsa; conosci un buon albergo qui nei dintorni?
‖ Riconoscere, discernere: solo ora conosco i miei limiti
‖ Conoscere una lingua, il proprio mestiere, come risultato di un'attività d'apprendimento
‖ Conoscere il male, il bene, il mondo, la vita, come risultato di particolari esperienze
‖ Conoscere una strada, una macchina, averne dimestichezza, padronanza
‖ Conoscere per filo e per segno, in modo approfondito e particolareggiato
‖ Conosci te stesso, massima socratica che invita l'uomo a prendere coscienza della sua interiorità attraverso la meditazione
‖ iron. Ti conosco mascherina!, detto a qualcuno che cerca di nascondere il suo vero carattere sotto un'apparenza migliore
‖ pop. Ma chi ti conosce!, detto a chi si interessa di qualcosa che non lo riguarda
2 Avere rapporti di familiarità più o meno stretta con qualcuno per averlo già visto o incontrato: c. qualcuno di persona, di vista; lo conosco solo per caso; c. superficialmente, a fondo; conosco molte persone influenti; non l'ho mai visto né conosciuto
‖ Fare la conoscenza di qualcuno nel corso di una presentazione: molto lieto di conoscerla
‖ Distinguere, individuare attraverso elementi peculiari: c. qualcuno dalla voce, dalla camminata
3 Avere conoscenza intima della personalità e dell'indole di qualcuno: è inutile che tu finga con me, ti conosco!
‖ fig. Conosco i miei polli, so con chi ho a che fare
‖ lett. Conoscere carnalmente, ass. conoscere, avere un rapporto sessuale
4 Ammettere, accettare: non conosce ragioni
5 DIR Competenza a conoscere, competenza di organi giudiziari a esaminare e decidere su alcune cause
B
v. rifl. conóscersi
1 Essere coscienti del proprio carattere: mi conosco perfettamente
2 raro Dichiararsi, ritenersi: conoscersi in torto, colpevole
C
v. rifl. recipr. conóscersi
Avere rapporti reciproci più o meno profondi:
ci conosciamo da poco tempo
D
v. intr. (aus. avere)
1 raro Essere in sé, in possesso delle proprie facoltà mentali e sensoriali: malgrado la febbre alta, conosce perfettamente
2 DIR Di organi giudiziari, avere competenza a esaminare, a deliberare, e giudicare: c. di una controversia