versare
[ver-sà-re]
(vèrso)
A
v. tr.
1 Far sgorgare, lasciare uscire un liquido o un solido incoerente dal recipiente in cui è contenuto in modo che fluisca in un altro recipiente: v. il caffé nelle tazze; versami un po' d'acqua nel bicchiere; versa ancora un po' d'olio nella padella
‖ ass. Perdere, riferito a recipiente che non tiene il contenuto: una botte, un sacchetto che versa
‖ Versare da bere, mescere
‖ fig. Versare fiumi d'inchiostro, scrivere senza misura
| Versare lacrime, piangere
| Versare il sangue per qualcuno, o per qualcosa, morire combattendo: ha versato il suo sangue per la patria
2 Lasciar cadere inavvertitamente, rovesciare il contenuto liquido o solido di un recipiente: v. il sale sulla tavola, il caffé sul pavimento; fai attenzione a non v. l'olio!
3 estens. Far confluire, dirigere un liquido verso un luogo di raccolta: la Loira versa le sue acque nell'oceano Atlantico; fig. le autostrade versano fiumi di auto in città
‖ SIN. immettere
4 fig., lett. Di sentimenti e stati d'animo, confidare: v. il proprio affanno in seno a un amico
5 FINANZ Depositare una somma di denaro: versa questo assegno in banca
‖ Pagare: devo v. l'ultima rata
6 ant. e poet. Mutare, volgere: fortuna avversa / che sempre la sua ruota in giro versa Ariosto
B
v. intr. (aus. avere)
1 Venirsi a trovare in una certa situazione, spec. negativa: v. in miseria; v. in fin di vita
2 Di scritto o discorso, avere come argomento, riguardare: il dibattito versa su una questione molto complessa
C
v. intr. pronom. versàrsi
1 Fuoriuscire da un recipiente: si è versata un po' d'acqua sul pavimento
2 Immettersi, confluire: il Mincio si versa nel Po
3 ant. Arrabbiarsi, tormentarsi