vantaggio
[van-tàg-gio]
s.m. (pl. -gi)
1 Condizione che pone qualcuno, qualcosa in posizione di preminenza, di superiorità rispetto ad altri: il suo v. è di conoscere la lingua; per molti atleti, certe doti di scatto sono un gran v.; ha il v. di avere molti amici influenti; la Liguria gode dei vantaggi della sua posizione geografica; dopo l'espulsione del terzino, la squadra avversaria approfittò del v. numerico
‖ Privilegio, superiorità: il v. della ragione sull'istinto
‖ non com. Favore, benevolenza
2 Ciò che costituisce un fatto positivo, un beneficio, un elemento di utilità: è un mobile costoso, ma ha il v. di essere resistente
‖ Miglioramento: una cura da cui ho tratto v.
‖ Andare a vantaggio di qualcosa, essere utile, giovare: una passeggiata tonificante va a tutto v. del corpo e dello spirito
3 Profitto, utile: da quell'affare ha ricavato molti vantaggi; riesce a trarre v. da qualsiasi situazione
‖ Sconto: v. del 10% per chi paga in contanti
4 Distacco che separa persone o veicoli che compiono lo stesso percorso: l'auto in fuga aveva un cospicuo v. su quella della polizia
5 SPORT Distacco conquistato sull'avversario, misurabile in termini di spazio, di tempo o di punteggio: ha concluso i cento metri con un v. di un metro sul secondo; ha un v. di due punti sulle squadre inseguitrici
‖ Nelle gare di corsa, handicap
‖ Regola del vantaggio, nel calcio, regola che consente all'arbitro di non punire un fallo di gioco quando la palla rimane in possesso dei giocatori della squadra che lo ha subito
‖ Vantaggio alla battuta, vantaggio alla rimessa, nel tennis, punto ottenuto dopo il 40 pari, rispettivamente dal giocatore o dalla coppia che ha il servizio o dal giocatore o dalla coppia che effettua la rimessa
‖ Vantaggio pari, nel tennis, situazione in cui i giocatori, dopo il 40 pari, si ritrovano nuovamente in parità
6 TIP Tavoletta su cui vengono collocate le linee dei caratteri, a mano a mano che vengono composte
7 ant. Sopraffazione, prepotenza