unico
[ù-ni-co]
(pl. m. -ci; f. -ca, pl. -che)
A
agg.
1 Che è il solo esistente: è il mio u. figlio; la legge è formata da un u. articolo; da bere non c'è che quest'unica bottiglia; questo è l'u. esemplare rimasto; è l'unica speranza che ho
‖ Figlio unico, che non ha fratelli né sorelle
‖ Pezzo unico, da collezione
‖ Strada a senso unico, in cui la circolazione è permessa in una sola direzione
‖ ell. L'unica, l'unica cosa possibile, opportuna, necessaria e sim.: l'unica sarebbe che ce ne andassimo; non gli scriverò più, è l'unica
2 Che non ha uguali o simili nel suo genere, che è il solo in determinate condizioni: era il mio u. svago
‖ enf. Eccellente, sommo, impareggiabile: le voglio un bene u.; scrive in un modo u.; è un rimedio u. per il raffreddore; sei davvero u.!; è unica nell'affascinare gli uomini; è di una simpatia unica
‖ Più unico che raro, irripetibile: un caso più u. che raro
‖ SIN. ineguagliabile
3 GIORN Numero unico, di giornale o di rivista che si pubblica in un'occasione particolare al di fuori della serie ordinaria
4 DIR Giudice unico, organo giudiziario formato da una sola persona
‖ Testo unico, testo legislativo che raccoglie ordinatamente e organicamente tutte le singole leggi in vigore sopra una determinata materia
5 TEATR Atto unico, opera teatrale formata da un solo atto
B
s.m. (f. -ca)
1 Chi è solo a dire, fare qualcosa: non è l'u. ad avere questa opinione; è l'u. che ha la possibilità di farlo
2 Ciò che è unico: devo indossare questo abito, è l'u. che ho; questa penna non scrive bene, ma è l'unica che sono riuscita a trovare