trasparente
[tra-spa-rèn-te]
(pl. -ti)
A
agg.
1 Di corpo che si lascia attraversare dalla luce permettendo di distinguere nettamente un altro corpo collocato dietro di esso: cristallo t.
‖ Cielo trasparente, terso, limpido
‖ CON. opaco
2 estens. Traslucido, pellucido: un vaso di t. porcellana; un abito di seta t.; disegnare su carta t.
‖ scherz. Di cosa molto sottile: una bistecchina t.
‖ Di colore che, steso su un altro, lo lascia più o meno intravedere
3 fig. Chiaro, evidente, perspicuo: un'allusione fin troppo t.
‖ Stile trasparente, semplice e terso
‖ Semplice e schietto, incapace di nascondere le proprie emozioni o di fingere sentimenti che non prova: un uomo davvero t.
B
s.m.
1 Stoffa colorata che si mette sotto un'altra stoffa più leggera e di colore diverso per creare una sfumatura di colore, o sotto un merletto per farne meglio risaltare il disegno
2 Telaio ricoperto di materia traslucida, con scritte pubblicitarie, disegni o altro, dietro al quale è collocata una sorgente luminosa
3 CINEM Schermo cinematografico sul quale le immagini vengono proiettate da dietro, generalm. per creare uno sfondo apparentemente in movimento
4 TEATR Fondale, velario o altro elemento scenico di tulle, garza e sim., che assume consistenza o trasparenza in relazione al modo in cui viene illuminato
5 TECN Foglio di carta rigata a grosse linee nere e parallele che si mette sotto un foglio di carta bianca come guida per scrivere dritto
‖ Supporto sul quale si disegnano le immagini da proiettare con la lavagna luminosa