tasca
[tà-sca]
s.f. (pl. -sche)
1 Sorta di sacchetto, spec. di fodera, applicato a un'apposita fessura del vestito, oppure ottenuto con la sovrapposizione di un pezzo di stoffa uguale a quella del vestito stesso, usato per tenervi piccoli oggetti da portarsi addosso: le tasche della giacca, dei pantaloni, del cappotto; orologio da t.
‖ Starsene con le mani in tasca, starsene ozioso
‖ Tasca ladra, aperta nella fodera della giacca
‖ fig. Avere in tasca qualcuno, non poterlo soffrire
| Avere le lacrime in tasca, piangere, commuoversi facilmente
| Conoscere qualcuno o qualcosa come le proprie tasche, averne perfetta, minuta conoscenza
| Entrare in tasca a qualcuno, venirgli a noia
‖ eufem., pop. Avere le tasche piene di qualcuno o di qualcosa, esserne stufo, seccato
| Rompere le tasche a qualcuno, infastidirlo, importunarlo
| Prenderla in tasca, essere vittima di un imbroglio
2 estens. Scomparto a sacchetto nell'interno di una valigia, di una borsa, di un portafogli, di una portiera d'automobile ecc.: un portacarte con numerose tasche; mise la fotografia in una t. del portafogli
3 non com. Borsa, sacchetto, sacchetta: portava i ferri di lavoro in una t. di tela arrotolata
4 estens. In cucina, imbuto di tela usato per decorare dolci con crema o altro
5 fig. In varie locuz. con riferimento al denaro, che si conserva in tasca, o al guadagno
‖ Avere le tasche asciutte, non avere denaro
‖ Fare i conti in tasca a qualcuno, ficcare il naso nei suoi guadagni o nei fatti suoi
‖ Mettere le mani in tasca a qualcuno, derubarlo
‖ Mettere mano alla tasca, pagare
‖ Non me ne viene nulla in tasca, non ricavo nessun vantaggio in un affare
‖ Riempirsi le tasche, arricchirsi, spec. in modo disonesto
‖ Vuotare, ripulire le tasche a qualcuno, lasciarlo senza un soldo
6 ANAT Cavità, organo a forma di tasca: t. faringea; tasche rettali
‖ Tasca dei marsupiali, marsupio
7 GASTRON Carne bovina che si cucina farcita di vari ripieni
‖ (dim. → taschìna; taschétta; taschettìna; → taschìno m.)
| (accr. tascóna; tascóne m.)
| pegg. tascàccia