servo
[sèr-vo]
A
agg.
1 lett. Che è soggetto alla potestà, alla volontà di qualcuno: ahi serva Italia, di dolore ostello Dante; un popolo s. da secoli
2 lett. Servile: vergin di s. encomio / e di codardo oltraggio Manzoni
B
s.m. (f. -va nei sign. 1, 2 e 3)
1 Persona che è in stato di servitù; schiavo: essere, diventare s. dello straniero; comprare, vendere un s.; vivere da s.
‖ ST Servi della gleba, nell'epoca feudale, i contadini che, di padre in figlio, coltivavano per un signore un appezzamento di terreno, senza poterlo abbandonare e senza godere di alcun diritto politico o civile
2 Chi, dietro compenso, svolge lavori domestici: fare il s. in una casa patrizia; assumere qualcuno come s.; un s. fedele
‖ Servo suo, vostro, servo umilissimo, formule di cortesia
‖ fig. Servo muto, nel Settecento, tavolino o scaffale a più ripiani situato vicino alla tavola da pranzo, per permettere ai convitati di servirsi da soli, senza l'aiuto di servitori; piccolo mobile da camera sul quale si appendono in modo ordinato gli abiti quando ci si spoglia
‖ TEATR Servo di scena, nei teatri, inserviente che si occupa del trasporto dei mobili di scena dal magazzino al palcoscenico
3 fig. Persona soggetta passivamente a legami, impedimenti e sim.: essere, farsi s. del denaro, delle consuetudini, della moda; s. dei piaceri, delle passioni
‖ spreg. Persona servile per debolezza di carattere, pavidità, calcolo: è il s. di tutti; è considerato un s.
4 fig. Chi si dedica con devozione e fervore a una persona, a una causa, a un ideale e sim.: era un s. leale del suo popolo; un fedele s. della costituzione, dello Stato
‖ Servo di Dio, persona vissuta e morta con fama di santo
‖ ECCL Servo dei servi di Dio, formula che precede le bolle e altri documenti emanati dal papa, come suo appellativo
‖ dim. servétto; servùccio
| pegg. servàccio
| accr. servóne