pure
[pù-re]
(si tronca in pur)
A
avv.
1 Anche, con valore aggiuntivo o accrescitivo: ci credo p. io; ha telefonato p. a me; ho preso p. l'ombrello
‖ enf. In inizio di frase: p. tu!; p. questo mi tocca sentire!
2 pleon. Rafforza il tono dubitativo di un'espressione: bisognerà p. dirglielo; verrà p. a trovarmi ora che sono malato; potrebbe p. crederci; sarà p. possibile che vinciamo
‖ In effetti, in realtà, certo: si può p. mangiare subito; è p. necessario parlargli
‖ Con valore concessivo: faccia, dica p., prego, prego; avvenga p. quel che deve avvenire; ammettiamo p. che sia vero
3 ant. Precisamente, proprio, appunto: è p. vero!; mi piace p. molto
‖ Solamente, solo, soltanto (spec. in frasi negative): si percotean non pur con mano, / ma con la testa e col petto Dante
4 ant. Sempre, di continuo
B
cong.
1 (introduce una propos. concess. con v. al congiunt. o al gerundio) Sebbene, benché: il quadro mi piacerebbe p. se fosse falso; fosse p. prezioso, non lo gradirei; p. impegnandosi molto, non ce l'ha fatta
‖ Preceduto da quando, ove, se, sia: quando p. venisse, non potrebbe riceverlo; se p. gli parlassi non riuscirei a convincerlo
2 Tuttavia, però, ma: è tardi, p. bisogna aspettare ancora; è triste, p. è vero
‖ Rafforzato con altre cong. avversative: Proviamoci, ma p. sarà inutile; non lo conosco, pur tuttavia gli credo
‖ Si usa in propos. concessive in correlazione con le cong. benché, quantunque, sebbene e sim.: benché fosse ormai sera, p. non se ne andavano; quantunque piovesse, p. il sole filtrava dalle nubi
C
nella loc. cong. pur di (per introdurre una propos. finale implicita con v. all'inf.)
Purché, al solo fine di:
pur di farcela affronterebbe qualsiasi sacrificio;
farei di tutto pur di andare con lui