puntare1
[pun-tà-re]
ant. pontare
(pùnto)
A
v. tr.
1 Premere, poggiare saldamente un oggetto contro qualcosa dalla parte della punta o di un'estremità: gli puntava un ginocchio sul petto; si puntò le mani sui fianchi in segno di sfida; p. bene il compasso sulla carta
‖ fig. Puntare i piedi, assumere un atteggiamento risoluto, ostinato, intransigente
2 Rivolgere un oggetto verso un punto determinato: puntò il dito all'orizzonte; p. il binocolo sul palcoscenico
‖ Dirigere, rivolgere, drizzare: la nave puntò la prua verso Napoli
‖ Prendere di mira ciò che si vuole colpire: p. il bersaglio; p. una pernice
‖ Puntare un'arma, volgerne la linea di mira al bersaglio
‖ Puntare gli occhi, lo sguardo su qualcosa, guardarla fissamente
3 Nel gioco d'azzardo, scommettere: p. una fortuna su un cavallo
‖ ass. Puntare su un numero, alla roulette, puntare sul rosso, sul nero
4 fam. Cucendo, fermare con un punto o una punta, appuntare: p. un nastro all'abito
B
v. intr. (aus. avere)
1 Assalire, attaccare: p. contro il nemico, contro una città
2 Dirigersi, muoversi verso un luogo determinato: puntava verso il centro della città; la nave puntò verso Oriente
‖ fig. Tendere con tutte le forze: p. alla vittoria, al successo
3 Contare, basarsi, fare affidamento su qualcuno o su qualcosa; puntava sul suo aiuto; punto sull'arrivo di quella merce
C
v. rifl. puntàrsi
1 Appoggiarsi con forza su un punto: il ferito si puntò al muro per non cadere
2 Restare immobile, fermarsi: si puntò di fronte all'avversario in atto di sfida
‖ fig. Ostinarsi cocciutamente, impuntarsi: se si punta, nessuno può smuoverlo dalla sua idea