pensiero
[pen-siè-ro]
ant. pensero,
pensiere
s.m.
1 Attività della mente ritenuta caratteristica esclusiva dell'uomo, mediante la quale si formulano concetti elaborando i dati provenienti dal mondo esterno, si strutturano strumenti interpretativi della realtà e si acquisisce coscienza di sé e del mondo
‖ Realtà mentale immediata, accessibile soltanto alla mente che ne è causa e sostanza
‖ Essere sopra pensiero, essere distratto dal mondo reale, assorto nelle proprie riflessioni
‖ fig. Rapido come il pensiero, velocissimo
2 Modo di pensare, opinione: rispettare il p. degli altri; tutti conoscono il suo p.
‖ Cambiare pensiero, mutare opinione
‖ Travisare il pensiero di qualcuno, fraintenderlo, interpretarlo male
3 estens. Mente; luogo della coscienza dell'individuo
‖ Andare con il pensiero a qualcuno, a qualcosa, pensare a qualcuno, a qualcosa
‖ Fermare il pensiero su qualcosa, indirizzare la coscienza su qualcosa di particolare tra le molte che si presentano alla mente
‖ Leggere nel pensiero, intuire, presumere ciò che un'altra persona sta pensando
‖ Riandare con il pensiero, ricordare, evocare, rivivere
‖ Volare con il pensiero, congetturare, fantasticare
4 estens. Effetto del pensare: cattivi pensieri; un p. assurdo, assillante; assorto in dolci pensieri
‖ Disegno, proposito: un p. temerario; ciò non rientra nei miei pensieri
5 estens. Oggetto di interesse, di attenzione: il vostro benessere è il nostro unico p.
‖ Preoccupazione, assillo, stato d'ansia: avere mille pensieri; non dormire, essere assillato dai
pensieri
‖ Cura: sarà mio p. eseguire gli ordini
‖ Darsi pensiero per qualcuno, preoccuparsi in suo favore, accudirlo
‖ Levarsi, togliersi un pensiero, risolvere un problema, chiudere definitivamente una questione
‖ Mettere qualcuno in pensiero, provocargli ansietà
‖ Non dà pensiero, di cosa facile, che non preoccupa
‖ Senza pensieri, a mente libera, spensierata
‖ Stare, essere in pensiero per qualcuno, o qualcosa, essere preoccupato, vivere momenti d'incertezza
6 estens. Breve scritto, saggio che verte su un solo tema; aforisma, massima: i pensieri di Giacomo Leopardi
7 fam. Attenzione premurosa: è un marito pieno di pensieri gentili
‖ fam. Dono, regalo: grazie per il p.
8 raro Ispirazione o soggetto, spec. di opere d'arte: il p. di una tragedia
9 FILOS Attività della ragione, dell'intelletto umano, distinta da quella dei sensi: il potere, la forza, la volontà del p.
‖ estens. Modello interpretativo della realtà elaborato da un filosofo, da un intellettuale, da un letterato o da una scuola: il p. di Aristotele, di Marx; il p. leopardiano, pascoliano; il p. romantico, futurista, post moderno
‖ Pensiero debole, che afferma l'impossibilità di enunciare verità assolute, proponendo viceversa un'interpretazione consapevolmente parziale e provvisoria della realtà, soggetta a continua revisione critica
‖ Pensiero forte, che ammette certezze assolute, da cui discende la possibilità di indagare e conoscere la realtà
‖ Uomo di pensiero, pensatore, filosofo, intellettuale
‖ dim. pensierétto; → pensierìno; pensierùzzo
| accr. pensieróne