partito2
[par-tì-to]
s.m.
1 Associazione di cittadini riuniti sotto un'ideologia comune e organizzati in una struttura articolata e generalm. gerarchica, che svolge attività politica all'interno di uno Stato, al fine di governarlo o di incidere sulla sua conduzione politica: p. comunista, socialista, democristiano; p. di maggioranza, di minoranza; il programma, lo statuto di un p.
‖ estens. Sede centrale o periferica di un partito: ci vediamo questa sera al p.
‖ Partito di massa, che ha largo seguito fra i cittadini
‖ Partito elettorale, che si mobilita soltanto in occasione delle elezioni
‖ Partito rivoluzionario, che si propone di portare una classe sociale al potere, sostituendola a quella che governa
‖ Partito unico, sistema totalitario di governo che prevede l'esistenza di un unico partito legalmente ammesso, la cui struttura finisce per coincidere con quella dello Stato
2 Gruppo, schieramento, fazione che esprime interessi collettivi pur non essendo strutturato gerarchicamente: p. guelfo, ghibellino; il p. degli innocentisti
3 Decisione, soluzione da adottare, alternativa possibile: lasciar perdere sarebbe il p. più sensato
‖ Per partito preso, senza obiettività, per simpatia unilaterale
‖ Mettere la testa a partito, ravvedersi, mettere giudizio
‖ Non sapere che partito prendere, essere indeciso
‖ Trarre partito, ricavare giovamento, vantaggio
‖ SIN. risoluzione
4 Stato, condizione fisica o psichica: è ridotto a mal p.
‖ All'estremo partito, in condizioni disperate
‖ ant. Avere buon partito, trovarsi in una buona situazione
5 Uomo o donna che rappresenta un'occasione per il matrimonio, spec. in relazione alle condizioni economiche: ti sei scelta un buon p.
6 ARCH Elemento decorativo che si ripete in sequenza
7 ant. Delibera, votazione di un'assemblea
8 ant. Femmina di partito, donna pubblica, meretrice