parare
[pa-rà-re]
(pàro)
A
v. tr.
1 Ornare con paramenti; addobbare: p. la chiesa a lutto; tutto il paese è parato a festa
‖ scherz. Agghindare: l'hanno parata per il ballo
2 Proteggere frapponendo un riparo; riparare: parami sotto il tuo ombrello; a quel lampo si parò gli occhi con le mani
‖ Impedire, trattenere: la casa di fronte gli parava la vista del mare; è un cappotto che para poco il freddo
3 Fermare, trattenere: p. un cavallo imbizzarrito; puoi andartene anche subito, nessuno ti para
‖ Di colpi e sim., fermarli, sviarli: con un brusco movimento riuscì a p. il colpo
‖ fig. Evitare: p. un'insidia, un tiro mancino
4 Di animali, spingerli innanzi, guidarli al pascolo: p. un gregge di pecore
‖ Badare, sorvegliare: parava il bambino durante i suoi giochi
5 Offrire, porgere, mettere innanzi: p. la mano per chiedere l'elemosina; p. la guancia a un bacio
‖ SIN. presentare
6 SPORT Parare una stoccata, un diretto, rispettivamente nella scherma e nel pugilato, eseguire un'azione difensiva atta a renderli inefficaci
‖ Parare un pallone, ass. parare, nel gioco del calcio, impedire che vada in porta
7 ant. Preparare, predisporre, apparecchiare
‖ MAR Parare le vele, distenderle, aprirle
B
v. intr. (aus. avere)
Tendere, mirare, andare a finire:
vorrei proprio sapere dove vuoi andare a p. con il tuo ragionamento
C
v. rifl. paràrsi
1 Vestirsi con paramenti: il sacerdote si para per la Messa
‖ scherz. Agghindarsi: si è parata per il ballo
2 Ripararsi, difendersi: pararsi dal freddo, dalle bastonate
D
v. intr. pronom. paràrsi
Presentarsi, venire a trovarsi di fronte all'improvviso:
mi si è parato davanti un ostacolo;
mi si parò di fronte un vigile