paragone
[pa-ra-gó-ne]
s.m. (pl. -ni)
1 Azione del paragonare, del confrontare; raffronto, comparazione: fare un p.; mettere due libri a p.; certi paragoni sono ridicoli
‖ A paragone di, in paragone di, a, in confronto a: a p. di lui si sentiva un genio; questo favore è nulla in p. al tuo
‖ I termini del paragone, le cose o le persone che si paragonano tra loro
‖ Reggere al paragone, non sfigurare
| Non reggere al paragone, essere inferiore a qualcuno o a qualcosa
2 Esempio con cui si vuole dimostrare una somiglianza: portare un p.; vorrei spiegarmi meglio con un p.; questo p. non regge!
3 estens. Somiglianza, equivalenza, spec. in frasi negative
‖ Non esserci paragone, essere senza paragone, non avere paragone, paragoni, di cosa decisamente superiore rispetto a un'altra: non c'è p. tra la tua casa e la sua; è più bello il suo primo romanzo, non c'è p.; era senza p. il più bravo di tutti; la sua bellezza non ha paragoni
‖ SIN. riscontro
4 LING Complemento di paragone, in una comparazione, il secondo termine
5 MINER Varietà di diaspro nero usata per saggiare l'oro, sfregandolo su di essa e confrontando poi la traccia rimasta con quella di una lega il cui titolo è conosciuto; pietra di paragone
‖ estens. Il saggio eseguito con questa pietra: fare il p. dell'oro
‖ fig. Pietra di paragone, termine di confronto, prova dimostrativa: la pietra di p. del vero amore è il matrimonio
6 ant., lett. Prova, gara: più volte s'eran già non pur veduti, / m'al paragon de l'armi conosciuti Ariosto
‖ PROV. Al p. si conosce l'oro, le buone qualità si conoscono alla prova dei fatti