morire
[mo-rì-re]
(muóio, pop. mòio o mòro, muóri, muòre, pop. mòre, moriàmo, morìte, muòiono, pop. mòrono; morìvo; morirò o morrò, morirài o morrài; morìi; congiunt. pres. muòia, mòia; morìssi; morirèi o morrèi; imperat. muòri; morènte, lett. moriènte; mòrto)
A
v. intr. (aus. essere)
1 Di uomini, piante e animali, cessare di vivere, giungere al termine del proprio ciclo vitale: m. giovane, vecchio; m. prematuramente; m. di morte naturale, violenta, improvvisa; m. di fame, d'infarto, di stenti; m. in battaglia, all'ospedale, nel proprio letto
‖ Far morire, causare la morte
‖ Lasciar morire, non far nulla per sottrarre qualcuno alla morte
‖ Morire come le mosche, in gran numero
‖ Morire come un cane, solo e abbandonato
‖ Morire cristianamente, con il conforto dei sacramenti e in pace con Dio
‖ fig. Morire al mondo, entrare in convento
‖ scherz. Chi non muore si rivede, espressione rivolta a chi si rivede dopo molto tempo
‖ (con valore d'interiez.) Che tu possa morire!, imprecazione
‖ Che io possa morire se ..., si usa per rafforzare quanto si afferma
‖ SIN. decedere, perire
2 iperb. Provare grande sofferenza: m. di fame, di sete, di freddo
‖ Morire di noia, annoiarsi moltissimo
‖ Morire di sonno, avere gran sonno
‖ Morire per qualcuno, esserne innamorati
‖ Una fame, una sete, un freddo, una paura da morire, insopportabile, eccezionale
‖ antifr. Morire di, dalla felicità, di, dalla gioia, di, dalla soddisfazione, provare tale sentimento in misura straordinaria
3 fig. Estinguersi, consumarsi: la speranza è l'ultima a m.
‖ Venir meno, languire: mi sento m. alla sola idea di vederlo
‖ Finire, affievolirsi: la fiamma muore lanciando gli ultimi bagliori; la stagione che sta morendo
‖ Parole morte sulle labbra, inespresse
4 fig. Terminare, fermarsi, concludersi: il mare muore sulla spiaggia; i suoni della sera morivano in lontananza
B
v. tr.
lett. Uccidere:
l'uomo morto per lui e l'uomo morto da lui Manzoni
C
v. intr. pronom. morìrsi
lett. Cessare di vivere:
ella già sente morirsi Tasso
‖
fam. Morirsene, morire placidamente, quasi alla chetichella:
se ne morì circondato dall'affetto dei familiari
‖ PROV.
Chi muore giace, chi resta si dà pace, si usa per sottolineare, con amarezza o con cinismo, che chi ha subìto un grave lutto prima o poi si rassegna alla perdita