mente
[mén-te]
s.f. (pl. -ti)
1 Complesso delle facoltà intellettive e psichiche dell'uomo e dei contenuti derivanti dall'esercizio di tali facoltà, percepito spec. come entità spirituale in contrapposizione a quella corporea: è la m. che distingue l'uomo dagli animali; educare il corpo e la m.
2 Intelletto, intelligenza, cervello: m. duttile, acuta, brillante, rozza, perversa; una m. nutrita di buone letture
‖ A mente fresca, non offuscata dalla stanchezza
‖ Aprire la mente a qualcuno, fargli comprendere qualcosa, renderlo cosciente di qualcosa
‖ Ragionare con la mente, non con il cuore, senza che i sentimenti oscurino le capacità di giudizio
3 Padronanza e controllo delle proprie azioni; raziocinio: sano, malato di m.
‖ Essere fuori di mente, essere incapace di ragionare, essere pazzo
‖ Uscire di mente, impazzire: è uscito di m. per il dolore
‖ SIN. senno, ragione
4 Attenzione: rivolgere, applicare la m. a qualcosa
‖ Avere a mente qualcuno, qualcosa, pensarci assiduamente
‖ Fare mente locale, concentrarsi su un oggetto di studio o di riflessione
5 Fantasia, capacità intuitiva
‖ Saltare in mente, passare per la testa
6 Memoria, ricordo: studiare, sapere qualcosa a m.
‖ Levarsi qualcosa dalla mente, abbandonare un pensiero, scacciare una preoccupazione o un dolore
‖ Tenere a mente, ricordare
‖ Uscire, passare di mente, dimenticare
‖ Venire, tornare in mente, ricordarsi qualcosa
7 Intenzione, proposito: conoscere la m. dell'avversario
‖ Avere in mente, prefiggersi
‖ Essere nella mente di Dio, di avvenimenti futuri imperscrutabili
‖ Mettersi, ficcarsi in mente, ostinarsi in un intento, fissarsi su un'idea
‖ Non mi passa neanche per la mente, non ne ho la minima intenzione
8 estens. Persona di notevoli capacità intellettuali: è una m.!
‖ È la mente del gruppo, la testa pensante
‖ gerg. La mente della banda, chi ha concepito e architettato il piano criminale