lacrima
[là-cri-ma]
o
lagrima
s.f.
1 Gocciola dell'umore secreto dalle ghiandole lacrimali dell'occhio, che sgorga dalle ciglia per irritazione locale, dolore fisico o forte commozione: lacrime di dolore, di gioia, di rabbia; ridere fino alle lacrime
‖ Asciugarsi le lacrime, smettere di piangere
‖ Avere le lacrime agli occhi, essere sul punto di piangere
‖ Con le lacrime agli occhi, in uno stato di grande commozione
‖ Frenare le lacrime, cercare di non piangere
‖ Piangere a calde lacrime, a lacrime di sangue, disperatamente
‖ Rompere in lacrime, mettersi a piangere all'improvviso
‖ Sciogliersi in lacrime, piangere a dirotto
‖ Scoppiare in lacrime, mettersi improvvisamente a piangere
‖ Un fiume di lacrime, un pianto prolungato
‖ fig. Asciugare le lacrime a qualcuno, consolarlo, confortarlo
| Avere le lacrime in tasca, piangere per un nonnulla
| Bere, ingoiare le lacrime, non manifestare il proprio dolore
| Costare sudore e lacrime, costare fatica e sofferenza
| Essere in un mare di lacrime, piangere in continuazione
| Non avere più lacrime, aver avuto molti dolori
| Valle di lacrime, la vita terrena, secondo l'espressione biblica
‖ scherz. Lacrime di coccodrillo, rammarico tardivo e non sincero
2 estens. Goccia, quantità piccolissima di liquido: mi dia una l. di vino; c'è solo una l. di aceto
‖ Goccia, stilla di liquido, spec. quello prodotto da alcune piante: le lacrime del pino; una l. di rugiada
3 estens. Oggetto di forma simile a una lacrima: una l. d'incenso; orecchini a l.
‖ dim. lacrimèlla; lacrimétta; lacrimìna; lacrimùccia; lacrimùzza
| (accr. lacrimóne m.)