dito
[dì-to]
s.m. (pl. le dìta, ant. le dìte, f.; pop. i dìti; specificando il nome di ognuno, i dìti)
1 Ciascuna delle appendici terminali articolate delle mani e dei piedi dell'uomo e di altri animali: d. pollice, d. indice della mano; le falangi, le nocche, i polpastrelli, le punte delle dita; i diti mignoli
‖ ass. Dito indice: alzò il d. in segno di minaccia; gli indicò col d. un punto lontano dell'orizzonte
‖ Il dito grosso, l'alluce
‖ Da leccarsi le dita, di cibo prelibato
‖ Indicare, mostrare qualcuno a dito, additarlo all'ammirazione o alla deplorazione di tutti
‖ Mettere il dito sulla piaga, parlare della cosa che più ci affligge
‖ Non potere alzare, muovere neppure un dito, non contare nulla, non avere nessuna autorità
‖ Si contano sulle dita di una mano, di persone o cose assai scarse o rare
‖ fig. Il dito di Dio, il castigo divino
| Avere una cosa sulla punta delle dita, saperla alla perfezione
| Darsi il dito nell'occhio, danneggiarsi da sé
| Legarsela al dito, far propositi di vendetta, serbare rancore
| Mordersi le dita, pentirsi amaramente
| Nascondersi dietro a un dito, non voler vedere la realtà dei fatti, anche quando è evidente
| Toccare il cielo con un dito, provare grande felicità spec. per una cosa insperata
2 Ciascuna delle cinque appendici del guanto destinate a coprire le dita: si è scucito un d. del guanto
3 estens. Oggetto a forma di dito
‖ Dito di apostolo, pasta sfoglia dolce a forma di dito, riempita di crema
4 estens. Quantità o misura equivalente circa alla larghezza di un dito: su questo mobile c'è un d. di polvere; ho bevuto solo un d. di vino
‖ Quantità minima di qualcosa: non ha un d. di cervello
‖ Distanza minima: essere a un d. da qualcosa, estremamente vicino
‖ ST Antica unità di misura equivalente alla ventiquattresima parte del cubito
‖ PROV. Tra moglie e marito non mettere il d., non impicciarsi delle questioni tra coniugi
‖ dim. ditìno; ditùccio
| accr. → ditóne
| pegg. ditàccio