cosa
[cò-sa]
s.f.
1 Termine generico per indicare nel modo più indeterminato aspetto o parte della realtà materiale o immaginaria, concreta o astratta; designa in genere una realtà inanimata, contrapposta a persona: nome comune di cosa; è vietato il trasporto di cose o persone oltre al conducente; cosa concreta; cosa astratta; cosa visibile, corporea, incorporea, spirituale; due cose belle ha il mondo: amore e morte Leopardi
‖ Avere qualche cosa contro qualcuno, portargli rancore
‖ Contare, valere qualche cosa, avere importanza
‖ Credersi qualche cosa, una gran cosa, chissà che cosa, darsi importanza
‖ Essere nell'ordine delle cose, accadere secondo il naturale svolgersi dei fatti
‖ Essere tutt'altra cosa, essere completamente diverso, non avere alcun rapporto
‖ Fra le altre cose, oltre al resto
‖ Non è cosa, non è più cosa, non ha senso, non ha più senso
‖ La cosa pubblica, lo Stato
‖ Per prima cosa, prima di tutto
‖ Sopra ogni cosa, soprattutto
‖ lett. La somma delle cose, l'autorità dello Stato
2 Unito a un aggettivo, assume lo stesso sign. del nome astratto corrispondente: è una c. difficile trovarlo
‖ Bella cosa!, espressione di soddisfazione, piacere
‖ Brutta cosa, disgrazia
‖ Una cosa giusta, né troppo né poco, quanto basta
‖ Una cosa nuova, una novità
‖ Cose pazze, pazzie, follie
‖ Non è una gran cosa, non è molto
3 Unito a un aggettivo spec. indefinito, può sostituire il pron. neutro: qualche c.; questa, quella c.
| Altra cosa, altro
| La stessa cosa, lo stesso
| Nessuna cosa, niente, nulla
| Ogni cosa, qualunque cosa, qualsiasi cosa, tutto
| Questa, quella cosa, questo, quello
| Poca, piccola cosa, poco
| Per la qual cosa, perciò
4 In alcuni costrutti pleonastici, per dare maggiore evidenza all'enunciato che segue: senti una c.: verresti in gita con noi?; fate una c.: ditegli che siamo tutti occupati; dimmi una c.: il permesso di uscire chi te lo ha dato?
5 In frasi interrogative dirette o indirette e in frasi esclamative come rafforzativo, preceduto o meno da che: che c. fai?; che c. dici mai!; cos'hai?
‖ Cosa diavolo stai facendo!
‖ Dio sa cosa, per indicare incapacità a capire, a spiegarsi ciò che avviene, o ciò che altri dice o pensa
6 Oggetto, spec. di cui non si ricorda il nome, o che non si vuole specificare: ogni c. al suo posto; le buone cose di pessimo gusto Gozzano; non peste proprio, ma una c. alla quale non si sa trovare un altro nome Manzoni; sai, quella c. non sono riuscito ad averla
‖ Materia, sostanza: una c. bianca che sembra sale
‖ Ciò che si mangia o si beve: vuoi una c. da bere?
‖ al pl. Oggetti vari, spec. di uso personale: sono geloso delle mie cose; metti via le tue cose
| Averi, sostanze: dispone di molte cose
| eufem., pop. Le proprie cose, le mestruazioni
7 Avvenimento, fatto, circostanza: sono cose dell'altro mondo; come vanno le cose nel vostro paese?; succedono cose inverosimili da un po' di tempo; una c. da nulla; cose da matti, da pazzi
‖ Azione, opera: a egregie cose il forte animo accendono / l'urne de' forti Foscolo; non è c. da te avere simili reazioni
‖ Situazione: le cose si mettono bene; per necessità di cose
‖ A cose fatte, quando la situazione è risolta
‖ Buone cose!, tanti auguri!
‖ Cose grosse, avvenimenti gravi
‖ Cose che capitano, che succedono, esclamazione per esprimere rassegnazione nei confronti di un avvenimento negativo, di un insuccesso, di un'azione mal riuscita
‖ Di cosa in cosa, via via
‖ Fare le cose in grande, in grande stile, non badare a spese, impiegare tutto il denaro e lo sforzo necessario
8 Problema, affare, lavoro: interessarsi alle cose della politica; ho ancora molte cose da sbrigare; non è c. che ti riguardi; la c. non è di mia competenza
‖ Aggiustare le cose, porre rimedio a una situazione difficile
‖ È cosa fatta, è un problema risolto, un lavoro concluso e sim.
‖ Mandare, tirare le cose in lungo, per le lunghe, protrarre, differire deliberatamente
9 Parola, discorso, affermazione, dichiarazione:
io non ho mai né scritta né pronunziata tal c. Galilei;
ti dire una c. che ti stupirà;
non fa che ripetere sempre le stesse cose
‖
fig. Dire