spezzare
[spez-zà-re]
(spèzzo)
A
v. tr.
1 Fare a pezzi con un sol colpo, dividere in due o più pezzi un corpo solido, resistente: spezzava la legna per il caminetto; spezzò il pane e lo divise tra i commensali
‖ Rompere, frantumare: riuscì a s. la fune che lo legava e a fuggire; un grosso albero cadendo ha spezzato i fili della luce elettrica
‖ Fratturare: cadendo si è spezzato il femore
‖ fig. Spezzare le catene, i lacci, i ceppi, riacquistare la propria libertà, liberarsi dalla schiavitù
| Spezzare il cuore, provocare un grande dolore: le sue parole mi hanno spezzato il cuore
| Spezzare una lancia in favore di qualcuno, difenderlo di fronte ad altri
2 estens. Separare, dividere: s. una linea
‖ Spezzare una parola in fine di riga, separarne le sillabe per andare a capo
‖ Spezzare un periodo, dividerlo in periodi più brevi mediante la punteggiatura
‖ ant. Spezzare una banconota, cambiarla in spiccioli
3 fig. Intervallare, dividere in parti, in periodi, in fasi successive: spezzeremo il viaggio in due tappe
‖ Spezzare la giornata, il pomeriggio e sim., interrompere un'attività per concedersi una pausa, uno svago: vado a fare due passi per s. la giornata; provocare un'interruzione impedendo a qualcuno di utilizzare il tempo in modo normale e proficuo: se arrivi alle quattro mi spezzi il pomeriggio
‖ Spezzare la monotonia, introdurre diversivi, elementi di distrazione
‖ fig. Interrompere, ostacolare, mandare a vuoto: il suo sguardo gli spezzò la parola sulle labbra; non s. l'incantesimo di questi attimi
‖ Spezzare l'incantesimo, interrompere per qualche motivo un'atmosfera favorevole
B
v. intr. pronom. spezzàrsi
1 Farsi in due o più pezzi; rompersi: il peso era eccessivo e la corda si è spezzata; il ramo è sottile e potrebbe spezzarsi
‖ Mi spezzo ma non mi piego, detto da chi preferisce essere sconfitto anziché umiliarsi o scendere a compromessi
‖ fig. Spezzarsi in due per qualcuno, adoperarsi in suo favore
2 fig. Interrompersi, svanire, vanificarsi: si è spezzato l'incantesimo