scoppio
[scòp-pio]
s.m. (pl. -pi)
1 Lacerazione improvvisa e fragorosa di un corpo solido e cavo per l'azione di un'eccessiva pressione dall'interno che ne vince la forza di coesione: lo s. di una caldaia, di una cisterna, di un tubo, di un pneumatico, di un palloncino
2 Esplosione di una sostanza che per azione fisico-chimica si dilata violentemente con grande fragore: lo s. della dinamite, del tritolo; uno s. di gas; lo s. di una mina, di una granata, di una bomba
‖ A scoppio ritardato, di proiettile che scoppia dopo un certo tempo dalla percussione della spoletta; fig. di azione o reazione che avviene con un certo ritardo rispetto alla causa che la determina: una risata a s. ritardato
‖ Camera di scoppio, parte del cilindro di un motore a scoppio in cui avviene l'esplosione della miscela aria-benzina
‖ Motore a scoppio, il cui funzionamento è basato sulla compressione di una miscela di aria e carburante, a cui segue un'esplosione
‖ Scoppio per simpatia, quello che è provocato da altro esplosivo a breve distanza
3 Rumore secco e improvviso prodotto da qualcosa che scoppia: nel giorno, che lampi, che scoppi! / che pace, la sera! Pascoli; si udivano gli scoppi dei mortaretti; era frastornato dagli scoppi dei motori
‖ non com. Schiocco: gli scoppi delle frustate
4 non com. Schianto, colpo
‖ Di scoppio, di colpo: cadere, morire di s.
5 fig. Manifestazione improvvisa e violenta di uno stato emotivo: s. di grida, di applausi, di risate; diede in uno s. di pianto; ebbe uno s. di collera
6 fig. Diffusione improvvisa e incontenibile di un fenomeno grave, calamitoso: lo s. del colera; lo s. della guerra
7 ant. Crepacuore: questo è il dolore e lo s. ch'io ho Machiavelli
8 ant. Schioppo
‖ dim. → scoppiétto