accento
[ac-cèn-to]
s.m.
1 Rafforzamento del tono di voce nella pronunzia di una sillaba che, in una parola, assume maggiore intensità rispetto alle altre sillabe: a. tonico
‖ Accento intensivo o dinamico, consistente in un aumento dell'intensità della voce
‖ Accento musicale o cromatico, consistente in un aumento dell'altezza della voce
‖ Accento fisso, che in una parola cade sempre su una determinata sillaba
‖ Accento libero, quando può cadere su tutte o su alcune determinate sillabe
‖ Accento secondario, in italiano, nelle parole di più di quattro sillabe, quello semitonico
‖ Accento ritmico o metrico, che in un verso cade sulle sillabe poste in determinate sedi
‖ fig. Porre, mettere l'accento su una questione, darle un particolare rilievo
2 Segno grafico che, in determinati casi, si pone sulla vocale della sillaba così rafforzata: a. grafico; mettere, segnare l'a.
‖ Accento acuto, inclinato in alto verso destra ( ´), segnala il timbro chiuso della vocale
‖ Accento grave, inclinato in alto verso sinistra ( `), segnala il timbro aperto della vocale ed è usato comunemente per indicare la sede dell'accento tonico
‖ SIN. segnaccento
3 Modo di pronunziare, pronunzia: a. dialettale; a. nasale; dall'a., si capisce che è milanese
‖ SIN. cadenza, inflessione
4 Intonazione che si dà alla voce per conferire a ciò che si dice un particolare colore: a. oratorio
‖ fig. Inflessione della voce che esprime un particolare sentimento: a. iroso; a. di sdegno
‖ Accenno, sfumatura: nelle sue parole c'era un a. di nostalgia
5 poet. Parola, detto: post'hai silenzio a' più soavi accenti Petrarca
6 MUS Rafforzamento di suono che si dà a determinate note o accordi di una frase musicale